La questione catalana, l'Europa, la globalizzazione

Sono stato piuttosto critico sul processo di indipendenza catalana: mi dispiace che il governo catalano abbia cercato di bruciare determinate tappe invece che lavorare con pazienza; e mi dispiace che -in modo opportunista- il governo catalano abbia enfatizzato il principio della sovranità popolare contrapponendolo, capziosamente, a quello dello stato di diritto.

La questione catalana però ripropone questioni politiche che dovranno essere pur affrontate per il futuro del progetto europeo.

 A. Il dibattito ha riproposto la questione dell'autodeterminazione dei popoli. E diversi esperti considerano che il diritto all'autodeterminazione è sancito in modo chiaro da trattati internazionali. Questi trattati hanno maggior autorevolezza delle costituzioni di uno stato. Un principio sancito e riconosciuto da trattati internazionali -come quello della libertà di autodeterminazione- , non può essere negato da una costituzione nazionale.

B. La questione catalana dimostra anche l'inadeguatezza di costituzioni come quella spagnola (e, va da sè, quella italiana) nell'affrontare problemi importanti come quello dell'autodeterminazione. Appellarsi alla Costituzione per negare diritti riconosciuti e conclamati, e pretendere nello stesso tempo di essere al di sopra delle parti e neutrali, è un atto di ipocrisia politica. Le Costituzioni non sono scritte sulla pietra, e non si può usare una costituzione per negare diritti universali. Alla fin fine, non avere una costituzione scritta (vedi la Gran Bretagna): la Gran Bretagna, non dovendo riscrivere la costituzione, ha potuto riorganizzarsi velocemente e flessibilmente per devolvere poteri alle sue nazioni "minoritarie", Scozia, Galles, Nord Irlanda.

C. Questioni così importanti come il principio di autodeterminazione forse costringeranno l'Unione Europea ad affrontare il problema: continuare a far finta che la questione catalana sia un problema interno alla Spagna, diventa sempre più imbarazzante.

D. Spesso si considerano le questioni di nazioni senza stato come la Catalogna una reazione contro la globalizzazione. In realtà, penso che le questioni dell'autodeterminazione siano un aspetto della globalizzazione e che si possa pensare l'autodeterminazione solo dentro un mondo globalizzato. Per esempio, il principio e l'esistenza dell'Unione Europea permette di pensare che "piccole" nazioni possano essere indipendenti, non dovendo contare sulle proprie limitate risorse per la propria difesa, o potendo contare su un mercato globale per i propri prodotti, invece che sul proprio (limitato) mercato interno.

 
E ci sono diversi aspetti positivi e virtuosi nel processo catalano, aspetti da cui dovremmo prendere esempio.

Gli indipendentisti catalani sono assolutamente ammirevoli nella loro pacata non-violenza, anche di fronte alla brutalità della polizia. Anche di fronte alla vergognosa e anti-democratica revoca dell'autonomia locale. Anche di fronte al vergognoso arresto di cariche politiche, i catalani continuano a mostrare un'ammirevole calma e dignitosa determinazione. In questa non-violenza anche di fronte alle provocazioni, i catalani sono un grande esempio.




No comments:

Post a Comment